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Elezioni Regionali Calabria 2020: quanto hanno speso i candidati su Facebook?

Facebook rappresenta ormai uno strumento quasi imprescindibile per la comunicazione politica ed elettorale. I politici di tutto il mondo lo utilizzano per veicolare il proprio messaggio ad un pubblico potenzialmente molto ampio, cercando al contempo di rafforzare la propria community di sostenitori e di intercettare nuovi elettori.

Come sappiamo, però, per effettuare questo tipo di operazione è spesso necessario usare delle inserzioni. Tramite le campagne pubblicitarie, infatti, Facebook consente di individuare degli utenti con determinate caratteristiche (sesso, età, luogo di provenienza, interessi, ecc.) ai quali indirizzare dei contenuti.

Alla fine di una tornata elettorale molto importante dal punto di vista politico, sia a livello locale che nazionale, è interessante allora analizzare come e se i candidati abbiano utilizzato lo strumento delle inserzioni su Facebook. In questa sede ci concentreremo solo sulle elezioni regionali in Calabria, provando a capire quanto hanno speso i politici calabresi sui social e se le loro scelte si sono rivelate vincenti.

Inserzioni su Facebook: Santelli vince senza spendere

La vittoria di Jole Santelli era quasi scontata alla vigilia delle elezioni e la candidata di Forza Italia alla fine è riuscita a diventare presidente della Regione Calabria imponendosi con un distacco quasi abissale su Pippo Callipo, candidato del centrosinistra.

L’affermazione della Santelli fa ancora più “rumore” se analizziamo la sua campagna elettorale. Poche uscite pubbliche, confronti televisivi ridotti all’osso, toni della contesa bassissimi e un utilizzo dei social che potremmo definire minimale.

Ma c’è di più. Dando uno sguardo alla “Libreria delle Inserizioni“, ovvero lo strumento messo a disposizione da Facebook per verificare quanto e come investono i politici in inserzioni pubblicitarie, emerge un dato eloquente: Jole Santelli non ha effettuato alcun post sponsorizzato durante questa campagna elettorale. Il budget della pagina Facebook “Jole Santelli” ammonta dunque a quota zero euro!

jole santelli facebook

Si tratta di un dato abbastanza clamoroso per un candidato governatore. Tutti i principal competitor (sia i partiti che i candidati presidente), infatti, in elezioni importanti come quelle regionali, investono sui social per diffondere al meglio i propri contenuti propagandistici. Evidentemente la Santelli non ha avuto bisogno di questo strumento.
La sua è stata probabilmente una scelta ben ponderata e dettata dalla volontà di tenere bassi i toni della competizione ed evitare qualsiasi tipo di “scivolone”. La candidata del centrodestra ha deciso, dunque, di amministrare il vantaggio pre-elettorale e lo ha fatto con diligenza ed efficienza.

Callipo: un budget “unico”

Discorso totalmente diverso per Pippo Callipo, chiamato ad una rimonta quasi impossibile. La sua coalizione ha scelto allora di provare a recuperare lo svantaggio iniziale investendo in maniera piuttosto corposa per gli standard calabresi sulle inserzioni di Facebook. In questo caso il dato va scorporato perché sono stati due i contenitori Facebook della campagna di Callipo: la pagina Io Resto in Calabria e quella Pippo Callipo Presidente per la Calabria. La prima ha una storia “antica” dal momento che la sua nascita risale alla prima candidatura alle Regionali dell’imprenditore del tonno, datata 2010; la seconda, invece, è stata aperta appositamente per questo appuntamento elettorale con la supervisione del Partito Democratico.

Anche qui, analizzando i dati della Libreria delle Inserzioni, vediamo che la pagina Io Resto in Calabria ha investito ben 8.864 euro in pubblicità su Facebook in poco più di un mese di attività, ai quali vanno aggiunto i 3.000 euro della pagina Pippo Callipo Presidente per la Calabria.

Numeri che testimoniano lo sforzo effettuato dall’imprenditore calabrese per cercare di recuperare consensi intercettando soprattutto quegli elettori sfiduciati che hanno abbandonato da tempo il campo progressista. Non a caso nelle ultime settimane i contenuti delle pagine di Callipo hanno avuto un target ben preciso: gli astensionisti e gli elettori del Movimento Stelle. Il candidato del centrosinistra ha fatto più volte richiamo al cosiddetto voto utile contro la destra salviniana, provando così a drenare consensi da Aiello, Tansi e dal mare magnum dell’astensionismo verso la sua candidatura.

Una strategia sicuramente corretta, ma in via definitiva incapace di mobilitare davvero l’elettore a causa di un messaggio elettorale povero di contenuti e debole in termini di capacità di convocazione.

Il budget di Callipo rappresenta un unicum in questa competizione elettorale dal momento che anche Carlo Tansi e Francesco Aiello hanno deciso di investire poche centinaia di euro in inserzioni pubblicitarie. Nello specifico la pagina Carlo Tansi Presidente ha speso 307 euro, mentre quella Francesco Aiello si è fermata addirittura sotto i 100 euro.

Le spese sostenute dai candidati consigliere 

Ma la battaglia ovviamente non si è giocata solo tra i candidati alla carica di governatore, anzi il vero punto di forza della Santelli è stato proprio avere liste numerose e forti a sostegno della sua candidatura. L’assenza del voto disgiunto favoriva, infatti, il competitor con la coalizione più ampia possibile, come ha dimostrato l’esito finale delle elezioni. Diventa dunque importante conoscere anche quanto hanno speso i candidati consigliere su Facebook.

I risultati emersi sono sulla stessa falsariga di quelli analizzati in precedenza per i candidati governatore: pochi investimenti ed effettuati per lo più da politici che poi – salvo alcune eccezioni – hanno perso le elezioni.
Il candidato che ha speso più di tutti è stato Carlo Guccione, storico esponente del Partito Democratico cosentino ed ex assessore e consigliere regionale. Guccione ha investito ben 1.800 euro su Facebook risultando di gran lunga il candidato più “generoso”. Un investimento che in questo caso gli è valso la riconferma in Consiglio Regionale, anche se rispetto alla precedente tornata elettorale il politico cosentino ha perso più della metà dei consensi.

Non è andata altrettanto bene a Luigi Muraca, candidato con la lista Santelli Presidente nella Circoscrizione Centro. Muraca ha speso 678 euro su Facebook, che risulta secondo nella speciale classifica dei candidati più “generosi” ma alla fine dovrà accontentarsi di 2.070 voti che non gli varranno un posto in Consiglio. Stessa sorte per uno dei big di queste elezioni, ovvero Rosaria Succurro, attuale assessore del Comune di Cosenza, che investe 613 euro in inserzioni sui social ma non riesce ad essere eletta.

Rimangono fuori sempre nella coalizione di centrodestra Ernesto Rapani (491 euro) ed Ernesto Madeo (485 euro), entrambi candidati con la lista Fratelli d’Italia nella circoscrizione Centro, Franco Sergio (478 euro) e Francesca Loredana Pastore (381 euro).

Nella coalizione di centrosinistra, detto di Guccione, spiccano gli investimenti di Fortunato Attinà (459 euro), candidato con la lista Io Resto in Calabria nella Circoscrizione Sud, e di Francesco Madeo (253), anche lui con Io Resto in Calabria ma candidato nella Circoscrizione Nord. Entrambi non riescono ad accedere in Consiglio Regionale.

Stesso esito anche per due candidati del Movimento 5 Stelle, ovvero Armando Quattrone (480 euro) e Davide Tavernise (136 euro) che sono i due politici grillini ad avere speso di più in inserzioni su Facebook senza però essere eletti.

Da sottolineare, infine, come i candidati più votati, ovvero Nicola Irto, Gianluca Gallo, Luca Morrone, Domenico Tallini, Baldo Esposito, Giovanni Arruzzolo e Domenico Creazzo, abbiano investito cifre irrisorie (se non addirittura nulla) su Facebook.

I dati appena riportati sono chiaramente solo un piccolo pezzo del puzzle. Si tratta di un’analisi meramente quantitativa su uno dei tanti strumenti a disposizione di un politico durante una campagna elettorale, senza entrare nel merito del messaggio propagandistico. Tuttavia i risultati dimostrano, ancora una volta, come in Calabria la campagna per le elezioni regionali sia stata piuttosto povera, piatta, veloce ed incapace di mobilitare gli elettori attraverso contenuti forti ed evocativi.

Giuseppe Critelli
Giuseppe Critelli