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Come generare engagement su Twitter attraverso un thread (e un’inserzione)

Avete mai pensato a Twitter come ad uno strumento per raccontare storie, generare coinvolgimento e aumentare la brand awareness di un marchio o di un’azienda? Solitamente lo consideriamo semplicemente come un grande contenitore di news e link, un modo pressoché unico per rimanere sempre aggiornati. In realtà le potenzialità del celebre social sono maggiori e a volte inesplorate.

L’esperimento di JotForm

Lo dimostra un esperimento effettuato Aytekin ‏Tank, fondatore di JotForm, azienda tech di San Francisco che crea moduli e template per il web. L’obiettivo iniziale di Aytekin Tank era dare una voce autorevole sul web alla propria azienda, mettendola sullo stesso livello dei suoi competitor che, pur non avendo gli stessi numeri di JotForm, vengono spesso citati nei portali dedicati alle compagnie tech. Per raggiungere questo obiettivo Aytekin ha deciso di ricorrere al buon vecchio e caro storytelling.

Vengono così pubblicati una serie di articoli sulla piattaforma Medium che raccontano la storia e soprattutto i valori dell’impresa californiana. I post in questione raggiungono subito ottimi risultati in termini di visitatori unici, pagine viste e condivisioni (il primo post dal titolo “How NOT following my dreams enabled me to build a startup with 3.2 milion users” ha superato le 50mila pagine viste).

Aprire un thread su Twitter

Ma il passo più importante avviene dopo. Aytekin decide di riproporre i contenuti sui social per intercettare nuovi utenti. Invece, però, di limitarsi a postare i link degli articoli su Facebook o Twitter ha scelto una strategia differente con l’obiettivo di generare maggiore coinvolgimento.
Il founder di JotForm inizia allora una discussione con i propri follower aprendo un thread su Twitter sul rapporto tra orari di lavoro e produttività nella vita aziendale, argomento che era stato oggetto di uno dei post pubblicati su Medium. Viene spiegato punto per punto il pensiero dell’autore e la filosofia aziendale su questo tema invitando gli utenti ad interagire.

 

Quella degli orari di lavoro è una questione certamente interessante, sempre attuale ed in grado di generare interazioni e condivisioni. E così infatti sarà. Il primo tweet del thread raggiunge oltre 17 milioni di visualizzazioni e l’intero thread supera il milione di impressions. Ovviamente sarebbe stato estremamente difficile raggiungere questi numeri senza un’inserzione.

Quanto costano le ads su Twitter?

Le ads su Twitter non sono molto utilizzate dalle aziende. Questo per via della peculiarità di Twitter, considerato per lo più come un aggregatore di notizie, sottovalutando il suo carattere prettamente “social”. Il case study che stiamo analizzando dimostra invece quanto possano essere efficaci le inserzioni anche su Twitter. Il budget iniziale stanziato da Jotform era di 5mila dollari; una volta però valutato il bassissimo costo per impressions (in alcuni giorni è arrivato addirittura a 0,01 dollari!) si è deciso di investire ben 24.098 dollari.
Sono sicuramente cifre considerevoli, ma non esorbitanti per una grande azienda come Jotform che si era posta come obiettivo quello di migliorare la propria voice online.

Possiamo dire che il risultato è stato ampiamente raggiunto. Il thread, infatti, ha portato 35mila click al post su Medium, più di 5mila followers ad Aytekin e oltre 4mila visualizzazioni al profilo di Jotform. All’interno della discussione, infatti, l’autore ha inserito anche il link al post originario e un tag al profilo Twitter dell’azienda per provare a trasformare i lettori del thread in follower di Jotform se non addirittura in clienti.

 

L’interesse generato da questa discussione non si è chiuso con la fine dell’inserzione. Come dichiarato dallo stesso Aytekin, infatti, sono aumentati in maniera considerevole le visualizzazioni degli altri post e in generale è certamente migliorata la brand awareness dell’azienda.
Anche Twitter, dunque, può essere un ottimo strumento per ri-condividere contenuti e generare engagement ad un prezzo relativamente basso, soprattutto se paragonato ai costi di Facebook e Google.

Giuseppe Critelli
Giuseppe Critelli