Negli ultimi mesi abbiamo partecipato a due eventi sul turismo in Calabria: due iniziative diverse per il tipo di attori coinvolti e per la loro genesi, ma unite dallo stesso intento: migliorare e rinnovare l’offerta turistica calabrese, adeguandola ad un mercato più esigente e consapevole.
I due eventi in questione sono il Forum Turismo Calabria e il Forum Turismo Cosenza. Mentre il primo nasce sotto l’impulso attivo di Open Calabria e ha, per ovvie ragioni, un respiro territoriale più ampio, il Forum Turismo Cosenza rientra all’interno della più ampia strategia di marketing territoriale elaborata dall’amministrazione del Comune di Cosenza e presentata proprio in occasione dell’ultimo Forum, svoltosi il 23 e il 24 gennaio presso il Chiostro di San Domenico.
Al di là dei contenuti emersi nel corso delle due iniziative, secondo noi è fondamentale effettuare un discorso generale sulla strategia di comunicazione di cui ha bisogno la regione Calabria e i singoli comuni per valorizzare al meglio il proprio territorio, anche e soprattutto in ottica turistica.
La sensazione, avvalorata anche dalla nostra partecipazione al tavolo tematico sulla comunicazione del Forum Turismo Calabria, è che manchi tra gli attori del settore una vera e propria cultura della comunicazione. Ci è capitato, infatti, di parlare con operatori del comparto turistico, imprenditori o membri delle istituzioni e l’impressione è che non reputino la comunicazione come una scienza, ma come un semplice insieme di strumenti (in genere corrispondenti ai social media o al sito web) utili a far conoscere la propria azienda, il proprio brand o la propria attività istituzionale.
Crediamo, invece, sia fondamentale ragionare non solo sul mezzo, ma sul messaggio da veicolare, sul metodo comune da adottare e soprattutto sulla strategia generale da mettere a punto per comunicare determinati valori ed idee. Gli strumenti devono essere scelti solo in un secondo momento in base al contenuto da comunicare e ai destinatari da raggiungere.
Alla luce quindi di questa piccola riflessione e degli spunti offerti dai due Forum, abbiamo elaborato tre consigli per dare al settore turistico calabrese una strategia di comunicazione più lungimirante e attenta al mercato:
- Vendere il territorio, non la singola struttura: le esigenze del turista sono profondamente cambiate. Il viaggio rappresenta un momento di evasione dalla propria quotidianità, un’opportunità per immergersi completamente in un’altra realtà, con le sue tradizioni e la sua storia differenti.
Il turista, quindi, non sceglie più solo in base alla bellezza del luogo che andrà a visitare o alla qualità della singola struttura turistica, bensì in base alla capacità di quest’ultima di fargli vivere tutto il territorio e di partecipare alle attività che lì si svolgono quotidianamente.
Ecco perché la comunicazione di un operatore turistico dovrà concentrarsi sulla promozione di tutto il contesto, cercando magari partnership con altre realtà del territorio (associazioni, istituzioni, cantine vinicole, ecc) che possano dare al turista una vera e stimolante offerta integrata. - Brand territoriali: muovendoci sulla stessa linea del punto precedente, occorre effettuare una riflessione sul cosìddetto “brand Calabria”. La nostra regione si contraddistingue per la sua frammentarietà geografica e culturale, il che rende molto difficile la creazione di un’identità unica e riconoscibile all’esterno, a differenza, ad esempio, di un’altra regione meridionale come la Puglia che è riuscita, dopo anni di investimenti, strategie, sinergie e lavoro illuminato, a creare un brand territoriale unico e fortemente attrattivo.
Crediamo, invece, che in Calabria sia necessario lavorare alacremente per la costruzione di brand territoriali che riguardino singoli comuni o macro aree, come la Sibaritide, la Locride o l’Altopiano della Sila (solo per fare qualche esempio) che hanno valori, storie e tradizioni comuni e quindi possiedono un messaggio forte da comunicare. Costruire un tipo di marchio così identificativo e concentrato geograficamente permetterebbe di creare valore per tutto il territorio, cooperando e facendo sistema. - L’esperienza turistica a 360° gradi: negli ultimi anni si parla tantissimo di turismo esperienziale. Come accennato in precedenza, infatti, oggi il turista cerca soprattutto un’esperienza che lo faccia uscire fuori dalla sua vita quotidiana per creare qualcosa di nuovo ed abbracciare una cultura diversa. Non è un caso che la “vendemmia experience” o la “pasta experience” siano due delle attività più richieste dai turisti stranieri perché consentono loro di immergersi nella cultura italiana attraverso ciò che più di tutti ci contraddistingue: il cibo e il vino.
Ovviamente il modello del turismo esperienziale è facilmente replicabile anche in Calabria, dove la tradizione, l’autenticità delle persone e dei sapori e il carattere quasi selvaggio del territorio possono rappresentare caratteristiche estremamente attrattive. Come suggeriva, però, Gianluca Laterza di TripAdvisor al Forum Turismo Cosenza l’esperienza turistica non inizia con l’arrivo del turista nella destinazione, ma comincia già durante il processo di ricerca (online) della meta.
Tutti gli operatori turistici calabresi e le istituzioni, quindi, devono attrarre il turista veicolando un messaggio chiaro e coerente dall’inizio alla fine del “percorso turistico”, costruendo l'”esperienza Calabria” sia online e che offline.